L' ubriaco sul treno per Civitavecchia

Da pendolare ogni tanto capita di incontrare vari personaggi che arricchiscono il mio viaggio.
Oggi vi parlerò del signore (forse) ubriaco che mi è capitato di incontrare una sera sul treno che collega Trastevere con Roma Termini.

Dopo un pomeriggio di lavoro alle 20:00 prendo il treno per il ritorno a termini, salgo sempre sui vagoni in testa al treno e alle 20 il primo vagone non è mai tanto affollato, forse 5,6 persone.
Quella sera mentre guardavo fuori dal finestrino e il mio cellulare si stava caricando, un ragazzo mi ha chiesto se potevo prestargli il caricabatteria per fargli un po' di carica al suo che stava al 3%, dato che tanto io avrei dovuto prendere poi un altro treno e farmi 40minuti di viaggio per casa, gli ho prestato il caricabatteria.
Nei sedili d'avanti a noi un signore sui 50-60 anni si gira e dice al ragazzo “Che è bello aiutarsi tra Italiani” e altre frasi che io purtroppo non ho capito, ma come si suol dire “nel dubbio è SI” cosi è durato per quasi tutto il viaggio, raccontandoci aneddoti della sua vita (ovviamente non richiesti) e del fatto che lui credeva fortemente che la cosa buona degli italiani (ma in particolar modo dei Romani) è quello di essere “Gente de core”, e che lui darebbe volentieri “na botta” alla Raggi (nda: il sindaco di roma) anzi era fortemente convinto che negli anni 60 lui pagando ha fatto sesso con una donna del PD ma essendo lui uno che si fa i cazzi suoi non lo dice tanto in giro.

Il discorso è cambiato quando passato il controllore lui non ha il biglietto e guardava me come per dirmi “Aiuta pure me” al che rispondo che io ho l'abbonamento e se avevo un biglietto l'avrei aiutato volentieri.
Dopo che ha contrattato con il controllore ormai eravamo a termini quindi era anche inutile perdere tempo a fargli la multa.
Ci saluta e scende decisamente prima di noi, altri che erano seduti sui sedili al lato opposto al mio mi fanno cenno di uno che è ubriaco al che ho risposto “Vabbè almeno ha intrattenuto” sono sceso e non l'ho più rivisto.

E si sono uno che da spago alla gente che molti definirebbero pazzi o ubriachi, perché trovo la loro fantasia stimolante, ti raccontano non volendo del loro mondo di fantasia dove loro vivono le loro illusioni o le proprie realtà e quando le sento mi fanno vedere la città con un sorriso.

Quanti di noi mentre viaggiamo con le cuffiette nelle orecchie non sogniamo di vivere un altra vita, più stimolante piena di avventure eppure nel silenzio stesso ci deprimiamo perchè siamo coscenti che siano fantasie.

Queste persone, sono come i bambini vivono le loro fantasie, ci credono e ti rendono partecipe, e noi cinici ormai pensiamo semplicemente “tu sei pazzo” ma non sanno che mentre lo dicono sorridono, e quando raccontate ad un vostro amico cosa avete incontrato state condividendo sempre quelle fantasie che per voi assurde vi anno strappato un sorriso.


Ascoltate le persone, chi vi circondano e ascolterete la vita stessa.  

Commenti